23 ott 2012
Expert System ha analizzato con la tecnologia semantica Cogito il linguaggio usato dal Presidente Obama e dallo sfidante Romney nel corso del terzo e ultimo dibattito televisivo della campagna elettorale per le imminenti elezioni presidenziali in USA.
Romney ha parlato di più usando periodi più semplici, mediamente costituiti da frasi più corte (554 periodi per una media di 2 frasi / 2 frasi e mezzo ciascuno contro i 393 periodi usati da Obama formati in media da almeno 3 frasi). Il registro lessicale rimane invece lo stesso per entrambi: oltre l’80% delle parole presenti nei due dibattiti sono d’uso corrente, il restante 16% è rappresentato da termini in ogni caso comuni e molto semplici.
Un dato che sembra sottolineare quanto Obama e Romney abbiano puntato su un’esposizione più accessibile e diretta, in grado di richiedere una minore capacità di astrazione da parte dell’elettorato.
L’analisi semantica dei testi ha fatto invece emergere alcune differenze in termini di importanza sugli argomenti più usati dai candidati in riferimento al tema centrale del dibattito, cioè la politica estera. Dopo politica, al primo posto nella lista degli argomenti più citati da entrambi i candidati, troviamo operazioni militari, economia, commercio e finanza per Romney, mentre in cima alla lista di Obama c’è economia, seguita da militare, commercio, lavoro e finanza.
Rimanendo sempre nell’ambito delle parole più rilevanti, America è al primo posto per Obama (tema principale di Romney nel secondo dibattito) che cita anche Cina, Israele e Iraq mentre Romney ricorda Pakistan e Siria (America è comunque al secondo posto dopo Country nella lista delle parole più rilevanti di Romney). È curioso notare che nell’elenco degli aggettivi più usati da Obama spicchi l’uso di American, che è invece assente nelle risposte di Romney.
I verbi più usati da Romney e da Obama riflettono la stessa sequenza del primo dibattito: dopo be, infatti, i verbi più usati da Romney sono have, get e say, mentre Obama conferma l’uso di do al secondo posto dopo be, come già era successo nel primo dibattito. Stesso discorso per le forme modali: come nel primo dibattito, Romney fa un uso maggiore di can rispetto a Obama che usa di più will e would. Inversione di tendenza rispetto all’ultimo dibattito, invece, nell’uso dei pronomi: entrambi i candidati usano di più we rispetto ad I.
“È ragionevole pensare che a questo punto della campagna elettorale sono davvero pochi gli elettori che non hanno ancora deciso per chi votare”, ha commentato Luca Scagliarini, VP Strategy & Business Development di Expert System. “La differenza – per non dire la vittoria, non si gioca più solo sulle idee ma su chi sa esporre e argomentare meglio. E sono molti i dettagli emersi dall’analisi semantica dell’ultimo dibattito che sembrano mettere in luce una maggiore efficacia di Obama rispetto a Romney, a partire dalla lunghezza stessa delle risposte, meglio articolate seppur sempre concise, a testimonianza di una maggior determinazione e sicurezza di sé.”
Le prime reazioni degli utenti di Twitter durante il dibattito* sembrano inoltre confermare lo stacco di Obama su Romney peraltro già evidenziato dagli ultimi sondaggi. Il Presidente Obama, infatti, è citato in modo molto più rilevante rispetto a Romney. E a proposito di altri presidenti americani, Reagan risulta essere quello maggiormente twittato insieme con Bush. Rimanendo sempre nell’ambito degli argomenti più dibattuti via Twitter durante il dibattito di ieri sera, economia, giustizia con criminalità e terrorismo sono i temi più citati. La sanità è invece in fondo alla lista. In ambito internazionale, sono Putin e Osama Bin Laden i personaggi più citati e nella top ten dei Paesi più citati, l’Europa è assente. Sebbene l’Italia in generale sia poco menzionata, tuttavia almeno non lo è in termini di crisi economica… ma piuttosto di supporto e calore nei confronti dei candidati. Sembra infine che le parole cavalli e baionette, gradualmente e in un continuo crescendo, abbiano definitivamente rubato la scena a tutto il resto.
*Durante l’ultimo dibattito politico, Expert System ha applicato l’analisi semantica anche a Twitter e analizzato un campione di 150.000 tweet.
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