L’identità dell’autrice Elena Ferrante resta, ad oggi, ancora un mistero.
È autrice di best seller come L’amore molesto (1992) e del ciclo letterario L’amica geniale (2011-2014), che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. Di lei non si sa quasi nulla: il suo nome, infatti, è uno pseudonimo con cui ha celato la sua vera identità. Le indagini non si arrestano e per tentare di risolvere l’enigma sono state pubblicate alcune ricerche che utilizzavano vari criteri, sia economici sia di analisi sui testi. Ma ancora nessun nome è certo.
Senza porsi come obiettivo di scovare l’identità che si cela sotto l’alias “Elena Ferrante”, Expert System ha seguito due piste.
La prima è la meno battuta, e parte dall’idea che i libri pubblicati con il nome Elena Ferrante non siano stati tutti scritti dalla stessa persona.
La seconda pista è quella “più tradizionale” e paragona il linguaggio e lo stile di scrittura della Ferrante con quelli dei principali sospettati che si sono avvicendati nel tempo: Anita Raja, Domenico Starnone, marito della Raja, il romanziere Marco Santagata e il saggista Goffredo Fofi. Inoltre, tramite una metodologia differente basata sul machine learning, è stato effettuato uno specifico confronto fra la Ferrante, la Raja e Starnone.