Secondo una ricerca di expert.ai: il 18% di un campione di oltre 1.100 pezzi pubblicati da in ambito assicurativo parla di minacce cyber; fra questi, oltre il 19% mostra una correlazione tra cybersicurezza e pandemia; e la resilienza risulta essere l’argomento principale affrontato dal 67% degli articoli incentrati sulla sicurezza informatica
Solo nella prima metà del 2021, gli attacchi informatici sono aumentati del 29% in tutto il mondo, con i ransomware (aggressioni che limitano l’accesso ai sistemi informatici fino al pagamento di un riscatto) in ascesa al 93% e un +518% registrato nelle richieste di riscatto (versato nell’80% dei casi)[1]. A causa di questa tendenza e per adattarsi alla rapida evoluzione del contesto di rischio, nel settore assicurativo sembra regnare la confusione.
Expert.ai, società specializzata nell’intelligenza artificiale applicata alla comprensione del linguaggio e analisi dei testi, ha realizzato un report dedicato all’evoluzione della cyber insurance nel 2021. L’analisi offre uno spaccato sui cambiamenti del settore, prendendo a campione circa 1.130 articoli in lingua inglese – pubblicati online tra gennaio e novembre 2021 su magazine e siti di notizie, opinioni e analisi relative al mondo assicurativo.
Degli articoli presi in esame relativi al tema cyber (18% degli articoli in riferimento al campione analizzato), oltre il 19% mostra una correlazione tra cybersicurezza e pandemia: questo sembrerebbe dimostrare che le assicurazioni stanno incontrando delle difficoltà nel valutare l’esposizione ai rischi informatici riconducibili alla vulnerabilità generata dalla pandemia. I lockdown dovuti all’emergenza sanitaria hanno accelerato la digitalizzazione dei processi aziendali e il lavoro da remoto è diventata la nuova norma. Smartworking e scarsi livelli di sicurezza informatica delle reti domestiche hanno fatto aumentare la vulnerabilità dell’ambiente informatico e messo la cyber insurance sotto i riflettori, in particolare per quanto riguarda l’aumento delle spese aziendali. Di contro, stando ad alcune analisi di settore, l’aumento dei premi di polizza è cresciuto mediamente fino al 50%, arrivando perfino al 100% in alcuni casi. Dati che, nell’analisi di expert.ai, sembrano trovare un riscontro nella necessità di progettare prodotti adatti alla protezione dai cyber risk (tema presente nel 57% degli articoli incentrati sul tema cyber) sia per l’impatto potenziale sui contratti esistenti (36% degli articoli cyber).
Secondo Forrester: “le compagnie assicurative collezionavano piccoli premi a fronte di rischi quasi infiniti. Nel 2022, almeno una delle 10 migliori compagnie di assicurazione informatica cesserà di coprire nuovi rischi e si concentrerà solo sulla copertura di un’attenta selezione di cyber risk già contemplati dalle attuali polizze”.
Inoltre, il 2,9% degli articoli relativi alla cybersecurity (ovvero 205 articoli sui 1.130 analizzati da expert.ai) affronta il tema del cosiddetto silent cyber security risk, ovvero dei rischi informatici “silenti” che non sono né esplicitamente coperti né esclusi dalle polizze assicurative.
La resilienza risulta essere l’argomento principale affrontato dal 67% degli articoli incentrati sulla sicurezza informatica e analizzati da expert.ai, il che dimostra come il settore assicurativo svolga ancora un ruolo importante per il miglioramento globale della resilienza informatica, nonostante la complessità dell’analisi dei rischi effettivi, l’ambiguità della copertura offerta dalle polizze e la mancanza di dati storici.
“Ciò che rende il processo di revisione e confronto delle polizze particolarmente complesso in ambito cyber è l’aumento e la costante evoluzione delle minacce che colpiscono il settore assicurativo. Avendo a che fare con contratti che possono superare anche le 100 pagine, non è semplice velocizzare il processo di revisione per evitare l’esposizione a rischi imprevisti assicurando al contempo conformità e accuratezza delle polizze” ha dichiarato Pamela Negosanti, Head of Sector Strategy for financial services e insurance di expert.ai. “Con il natural language understanding, expert.ai aumenta la capacità di rendere l’analisi e la revisione delle polizze più veloci, accurate e coerenti, ad esempio per affrontare nuove sfide, come quella posta dal “silent cyber”, migliorando la comprensione, l’identificazione e l’estrazione di informazioni rilevanti riguardo a coperture implicite ed esplicite.”
Sfruttando un approccio ibrido all’intelligenza artificiale, basato sull’utilizzo di AI simbolica e machine learning, expert.ai migliora e semplifica la comprensione del linguaggio naturale per implementare applicazioni pratiche e potenti, in grado di fornire un reale impatto di business e vantaggi misurabili. Grazie alla capacità di comprendere in modo approfondito qualsiasi tipo di testo (presentazioni, contratti, email, richieste di rimborso, report, post, articoli, messaggi social, ecc.), expert.ai aiuta le organizzazioni a trasformare i dati non strutturati in dati strutturati immediatamente utilizzabili su ampia scala. Così facendo, aumenta la capacità di individuare informazioni strategiche e potenziare l’automazione di processi cognitivi sempre più complessi, basati sulla conoscenza.
“Con il giusto approccio all’intelligenza artificiale si possono ottenere risultati tangibili, identificare rischi emergenti e nuove opportunità così come sentiment ed emozioni per ideare prodotti e servizi migliori o valutare nuovi mercati”, ha aggiunto Keith C. Lincoln, Chief Marketing Officer di expert.ai. “Oggi più che mai, infatti, è la conoscenza che si può ricavare dai documenti di business e dalle nostre comunicazioni in linguaggio naturale la chiave di volta per migliorare i processi decisionali, fornire un reale vantaggio strategico e plasmare il futuro delle organizzazioni.”
[1] The Cyber Insurance Market in Flux (informationweek.com)